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IMPIANTI CIVILI
L'impianto elettrico è un apparato che porta elettricità nella costruzione in questione, è composto da diversi elementi:
le condutture, il contatore, i cavi elettrici, l'impianto di messa a terra, le cassette di derivazione e l’interruttore automatico differenziale.
Esistono due grandi categorie di impianti elettrici: impianti civili e impianti industriali.
I primi si utilizzano nelle abitazioni private e nei luoghi di pubblico accesso come scuole e ospedali; i secondi si utilizzano nei luoghi di lavoro e di produzione e sono spesso utilizzati per movimentare e automatizzare le "macchine" nelle industrie.
ELETTROMECCANICA 3.C SRL svolge tutte le fasi di realizzazione degli impianti elettrici, dalla progettazione tecnica, realizzazione e collaudo di un impianto elettrico sono le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) a metterlo in regola.
Gli impianti elettrici in bassa tensione alimentati da un ente elettrocommerciale devono comprendere un impianto di messa a terra (sistema TT) in quanto necessario per la protezione dai contatti indiretti.
Negli impianti elettrici possono verificarsi guasti o malfunzionamenti.
Le tre principali situazioni anomale in cui un impianto elettrico si può trovare sono:
cortocircuito: problema dovuto a un difetto d'isolamento (impianto guasto), che danneggia le apparecchiature e indirettamente le persone;
dispersione elettrica: problema dovuto a un difetto d'isolamento (impianto guasto), che danneggia le persone;
sovraccarico: problema dovuto a un dimensionamento sbagliato dei conduttori o a carichi troppo elevati (impianto sano), che deteriora le apparecchiature e può portare, nel tempo, a cortocircuiti e dispersioni;
sovratensione: problema dovuto a un fulmine o a un altro effetto fisico indesiderato (impianto sano), che danneggia le apparecchiature.
Per evitare che questi eventi producano danni alle persone o alle cose, devono essere installati appositi apparecchi di protezione. Di seguito, le descrizioni e l'utilità dei principali apparecchi.
interruttore magnetotermico: è un dispositivo per la protezione dell'impianto, che integra sia una protezione magnetica per i cortocircuiti, sia una protezione termica per i sovraccarichi;
interruttore differenziale (popolarmente ed erroneamente noto come "salvavita"): è un dispositivo per la protezione delle persone, che protegge dalle dispersioni elettriche;
interruttore magnetotermico differenziale: è un dispositivo per la protezione di impianto e persone, che integra tutt'e tre le protezioni magnetica, termica e differenziale;
fusibile: è un dispositivo per la protezione contro le sovracorrenti, negli impianti domestici è utilizzato quasi esclusivamente per la protezione di piccoli utilizzatori come alimentatori per impianti citofonici o trasformatori per campanelli, in ambito industriale trova impiego comune nella protezione dei motori contro i cortocircuiti; dev'essere sostituito ogni volta che interviene;
scaricatore: è un dispositivo per la protezione dell'impianto, che protegge dalle sovratensioni.
salvamotore: è un interruttore magnetotermico specifico per la protezione dei motori contro sovraccarichi e cortocircuiti, con soglia d'intervento termico tarabile, spesso è sostituito da un interruttore termico per motori abbinato a fusibili.
Inoltre, perché gli interruttori differenziali possano funzionare adeguatamente devono essere coordinati con un impianto di messa a terra, ma il loro utilizzo è indispensabile (oltre che obbligatorio) anche negli impianti che ne sono privi.